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Abbiamo già illustrato l’importanza dell’attività fisica come ottima “medicina preventiva”.

Ed attualmente il podismo (running) è uno sport estremamente praticato nella popolazione adulta. La gratuità e la frequentazione nel tempo libero lo rendono uno sport accessibile a tutti.

 

Però spesso non si conoscono bene i propri limiti fisici e capita così di eccedere nello sforzo e sovraccaricare i tessuti corporei.

Quindi parliamo di infortunio, ovvero di sofferenza muscolo-scheletrica che provoca una diminuzione o interruzione degli allenamenti.

Gli studi statistici più recenti indicano che il rischio di infortunio in un anno a cui va incontro ogni podista varia dal 37 al 56%.

 

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Quando devi rivolgerti a un professionista?

Quando il dolore che senti:

  1. ti costringe a saltare tre allenamenti consecutivi;
  2. ti costringe ad interrompere gli allenamenti per 7 giorni;
  3. non passa entro le 12-24 ore dopo l’ultima corsa.

 

Come insorgono le patologie?

  • alterata dinamica di appoggio su un arto;
  • eccessivo carico di lavoro;
  • incapacità di graduare gli allenamenti;
  • infortuni pregressi;
  • deficit muscolari;
  • scelta errata della scarpa;
  • presenza di condizioni sfavorevoli di salute (stress, disturbi del sonno e dell’alimentazione, …)

 

RunningInjuries.www.fisiologik.it (2)Quali sono i distretti più colpiti?

La maggior parte degli infortuni avvengono agli arti inferiori, con prevalenza al ginocchio. Uno studio recente descrive nello specifico le percentuali di rischio: dal 50 al 75% di questi infortuni sono da sovraccarico, per via della continua ripetizione dello stesso movimento.

Quindi:

  • ginocchio col 42% è il distretto più coinvolto (anteriore e laterale, …)
  • tibia (Sindrome da stress mediale)
  • piede (fascia plantare e tendine d’Achille, frattura da stress, Neuroma di Morton, …)
  • anca (anteriore, laterale, posteriore, …)

 

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Ginocchio:

Le patologie più frequenti sono a carico dell’articolazione femoro-rotulea e si manifestano con dolore anteriore e non ben definito al ginocchio. Le strutture che soffrono sono tendini e cartilagini e spesso possono provocare gonfiore.

Molto frequente anche l’infortunio alla bandelletta ileo-tibiale, fascio di tessuto fibroso che riveste il ginocchio lateralmente; spesso soggetto ad infiammazione per frizione continua sul tessuto osseo. Si manifesta generalmente con un picco di dolore attorno ai 30 gradi di flessione del ginocchio in carico.

 

Piede:

maggiormente vengono sovraccaricate strutture della pianta (tendini, ossa, nervi) e tendine d’Achille.

Molto dipende da come il piede appoggia al suolo. Ad esempio un appoggio marcato sul calcagno stira continuamente il tendine d’Achille, mentre invece l’appoggio di un piede piatto sollecita la fascia plantare.

 

 

La fisioterapia in questi casi si preoccupa di “sfiammare” il segmento colpito con terapie strumentali e di ripristinare un buon equilibrio muscolo-scheletrico con la terapia manuale e l’osteopatia. Fondamentale inoltre sarà l’esercizio terapeutico specifico per recuperare a pieno prima della ripresa della corsa.

 

I tempi di recupero saranno concordati nel rispetto delle tempistiche di cui necessita il corpo per guarire, e alle vostre aspettative e al grado di competizione sportiva.

I Fisioterapisti FISIO LOGIK specializzati in Running Injuries, potranno così guidarti nel pieno recupero.

 

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