Hai subito un infortunio al ginocchio o conosci qualcuno che ne abbia sofferto?
Purtroppo l’infortunio al ginocchio non è un evento raro, specialmente nella vita degli atleti.
Come precedentemente descritto nell’articolo sulle patologie, è un’articolazione sottoposta a forze di taglio, rotazione e compressione non fisiologiche, e così rischia di “cedere”.
Recenti studi statistici ne illustrano l’alta frequenza, in correlazione ai diversi sport e agli altri distretti corporei infortunati.
Quale è l’infortunio più grave al ginocchio?
Tra i più gravi e frequenti infortuni al ginocchio vi è sicuramente la lesione o la rottura del legamento crociato anteriore: LCA.
Questi avvengono specialmente in sport di salto e con contrasto: in primis il football, poi il basketball e il volley.
Seguono tra gli altri infortuni frequenti al ginocchio, quelli ai menischi.
IL LEGAMENTO CROCIATO ANTERIORE (LCA)
Le sue funzioni
Se ricordiamo come il LCA funzioni, potremo comprendere quali saranno i meccanismi lesivi:
Le donne e gli individui con uno spazio intercondiloideo stretto sono più frequentemente soggetti a questo infortunio.
La gravità della lesione
è in rapporto al grado di lassità e/o di instabilità residua:
I Meccanismi traumatici
Una lesione legamentosa è sempre dovuta al superamento di una posizione di stabilità, per eccesso non controllato di energia cinetica. Il meccanismo di rottura del LCA può verificarsi col ginocchio in estensione o in flessione.
– L’iperestensione violenta può provocare la lesione con un meccanismo a “cavalletto” (calcio a vuoto del calciatore, ricaduta dal salto con il ginocchio esteso).
– In flessione il ginocchio può subire una lesione legamentosa in valgo-extrarotazione o varo-intrarotazione. Il trauma in valgo rotazione esterna è il meccanismo lesivo più frequente e può interessare il LCM, LCA e a volte anche il LCP. Il trauma in varo rotazione interna è più frequente nel calciatore e può interessare il giocatore di basket e di pallavolo (ricaduta su un solo arto in condizione di non equilibrio).
Il Trattamento
Le tecniche chirurgiche utilizzate più frequentemente sono sostanzialmente 3:
Nella maggior parte dei casi si procede a un prelievo tendineo “autologo” (cioè dal paziente stesso). La ricostruzione con ST e GR è ormai la più diffusa, prevede l’utilizzo dei tendini di due muscoli della coscia che vengono poi fatti passare attraverso un tunnel osseo in articolazione.
L’intervento è effettuato in artroscopia, cioè con tecnica mini-invasiva, senza “aprire” l’articolazione ma lavorando attraverso fori e con l’utilizzo di una telecamera.
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Il Dott. Russo Alessandro è Medico specialista in Ortopedia e Traumatologia.
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Pur occupandosi di tutte le patologie ortopediche e traumatologiche, si interessa maggiormente dell’arto inferiore (in particolare di ginocchio e piede).
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