Le patologie più considerate quindi sono: interventi e traumi degli arti inferiori o superiori (distorsioni, lussazioni, microfratture, …), dolori muscolari (affaticamenti, stiramenti e strappi), tendiniti, dolori articolari (infiammazioni, disordini dovuti a difetti congeniti o acquisiti, …), dolori posturali, ematomi, linfedemi, …

I materiali utilizzati possono essere Bende (elastiche, anelastiche, adesive e non), cerotti, maglie tubolari, compresse in schiuma di gomma, salvapelle per le intolleranze cutanee, e creme (a base di argilla, arnica, ossido di zinco, ittiolo, …).

Le tecniche di bendaggio maggiormente adottate sono:

• il bendaggio funzionale, tecnica di immobilizzazione parziale per ridurre i tempi di guarigione rispetto alle tecniche tradizionali;
• il bendaggio elasto-compressivo, che ha effetti terapeutici sulla circolazione in caso di insufficienza venosa cronica, o in caso di linfedema;
• il bendaggio articolare, realizzato con cerotto da taping, che agisce a sostegno delle strutture capsulo-legamentose;
• il bendaggio muscolo-tendineo in cui si adoperano bende estensibili, a sostegno delle strutture muscolari e tendinee;
• il bendaggio terapeutico, usato nel trattamento di lesioni traumatiche (infiammazione ed edema) in abbinamento a prodotti curativi;
• il bendaggio preventivo, in genere usato durante l’attività sportiva al fine di proteggere le strutture potenzialmente più vulnerabili da specifiche sollecitazioni.
• il taping kinesio LOGIK, adesivo ed elastico (descritto in una pagina a parte) detto anche taping neuro muscolare.