Cos’è il Prāṇāyāma?
Il sostantivo maschile sanscrito prāṇa significa, al singolare, soffio vitale (inclusivo di tutte le manifestazioni di energia vitale, a cominciare da quella del respiro).
Ed ayāma significa espansione.
Prāṇāyāma significa, dunque, letteralmente espansione del soffio vitale.
Interessante notare che il sostantivo prāṇa al plurale significa vita: per gli yogin, infatti, la vita umana si misura non in anni, ma in soffi vitali.
Il respiro, una delle manifestazioni del prāṇa, può essere veicolato attraverso determinate tecniche per:
Quando il respiro è instabile, la mente è instabile;
quando il respiro è stabile, la mente è stabile e lo yogin raggiunge la stasi: perciò è necessario contenere il respiro.
Nell’essenzialità di questo sūtra, è implicito il meccanismo che sottende alla pratica di prāṇāyāma: il modo in cui respiriamo rispecchia il nostro stato mentale ed emozionale e può fungere da mediatore tra il nostro stato fisico e quello emozionale o mentale.
Così come quando siamo agitati il respiro diventa anch’esso agitato e irregolare, e il nostro corpo diventa rigido e reagisce in diversi modi a livello somatico così, all’inverso, un respiro cosciente, profondo, armonico può influenzare in tal senso il nostro stato mentale e fisico.
Perchè praticare il Prāṇāyāma?
E’evidente che l’armonia del nostro stato mente-corpo è l’obiettivo fondamentale di tutti noi e certamente questo tipo di pratica è particolarmente indicato se hai il desiderio e l’intenzione di migliorare il tuo stato mentale e fisico se ti trovi in condizioni di ipertensione, stress, ansia, disturbi del sonno.
Come si pratica il Prāṇāyāma?
Una pratica potente in cui asana, kriyā, tecniche di prāṇāyāma, contemplazione e meditazione fluiscono e si fondono una nell’altra senza “fratture” per permettere al nostro corpo-mente di entrare in uno stato di attenta focalizzazione che accompagnerà la giornata che sta per iniziare.
Una meditazione in movimento che accompagna la pratica sopra e oltre il tappetino.
Si consiglia di partecipare a stomaco vuoto.
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Valuterà se il tuo stato psico-fisico attuale è idoneo a questo tipo di Yoga o quale altro sia più adatto a te.
Effetti dello yoga e del prāṇāyāma sulla salute: stati dell’arte
Come già affrontato in un nostro precedente articolo, ormai siamo certi degli effetti benefici dello yoga sul nostro organismo.
Un corpus di ricerche in merito agli effetti dello yoga e del prāṇāyāma supporta la tesi per la quale determinate tecniche yogiche azionerebbero/innescherebbero la riduzione dell’attività sia dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (in inglese HPA), sia del sistema nervoso simpatico inducendo dunque un miglioramento dello stato fisico e mentale.
Lo stress e i disturbi ad esso legati quali ad esempio l’ipertensione e l’angina sono tra i sintomi più diffusi nella società “moderna”.
Affronteremo prossimamente nei prossimi articoli questi effetti sulla salute entrando nel dettaglio.
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Sono tutti strutturati su piccoli gruppi in modo da garantire maggiore attenzione ad ogni singolo allievo. Pertanto le lezioni sono a numero chiuso e su prenotazione.
Esiste anche la possibilità di effettuare pratiche private (singole o di coppia).