Purtroppo in caso di anomalia strutturale o squilibrio di anca e caviglia il ginocchio può rappresentare la via di fuga per un compenso che nella maggior parte delle volte sfocia in una sindrome dolorosa. Patologie primarie sono quelle che colpiscono direttamente le strutture del ginocchio a seguito di eventi traumatici o sovraccarichi. A seconda che il soggetto sia sportivo o meno, la problematica a cui rischia di andare incontro varia notevolmente. Per l’atleta (soprattutto a livello agonistico) quando si parla di sovraccarico si intendono situazioni di stress fisico provocate da allenamenti eccessivi, errata esecuzione del gesto sportivo, utilizzo di attrezzature non idonee (ad esempio le scarpe), … Per i soggetti non sportivi il rischio si concentra maggiormente nei movimenti ripetitivi della vita quotidiana, dall’ambito lavorativo alla vita privata.
Ma come si riconoscono? Tra le principali abbiamo:
- Infiammazioni: possono presentarsi in maniera acuta o subdola. Si manifestano con gonfiore, limitazione del movimento di flesso-estensione, a volte con dolore localizzato alla palpazione sulla zona sofferente e/o in contrazione muscolare. A seconda della struttura che coinvolgono prendono il nome di tendiniti (a volte con presenza di fibro-calcificazioni), borsiti, hoffite, …
Una tendinite insorge ad esempio sul t. rotuleo dopo un numero eccessivo di salti; il dolore migliora a “caldo” una volta sotto sforzo, tende a peggiorare a ginocchio “freddo” o dopo aver mantenuto una posizione per un tempo prolungato.
- Lesioni muscolari: si percepiscono con una fitta intensa a seguito di uno sforzo massimale, spesso quando il muscolo è in allungamento. Tipico dei calciatori è la lesione dei muscoli posteriori di coscia nella fase di rilascio del calcio. Ne segue dolore acuto e gonfiore localizzato soprattutto nelle prime ore dopo il trauma (possibile versamento ematico che nei casi più gravi può scendere lungo la gamba fino alla caviglia), limitazione ai movimenti di anca e ginocchio con talvolta zoppia.
- Lesioni legamentose: stiamo parlando di LCA, LCP, LCL, LCM. Si verificano soprattutto nei movimenti di improvvisa distorsione del ginocchio. Negli sportivi i casi più frequenti sono la torsione dello sci, un cattivo atterraggio da un salto, un cambio di direzione scoordinato, un forte contrasto nel basket e nel calcio. A seconda del legamento coinvolto, il ginocchio reagisce con più o meno gonfiore, ematoma ed impotenza funzionale. Il dolore è molto acuto e non ben localizzato soprattutto se la lesione è a livello dei legamenti intra articolari (LCA, LCP) e tendenzialmente si manifesta con maggiore gravità. Immediatamente dopo la lesione si ha percezione di insicurezza, la gamba si atteggia in posizione antalgica di difesa. L’atleta fatica a mettere il peso sulla gamba ed a camminare.
- Condropatie (patologie cartilaginee): tipiche degli sportivi o di coloro che eseguono movimenti ripetitivi come ad esempio la maestra d’asilo o il meccanico costretti ad inginocchiarsi e mantenere la posizione per tempi prolungati. Sono caratterizzate da dolore a fine movimento (flessione o estensione massimale), dopo aver mantenuto la posizione per lunghi periodi, rigidità nel movimento di ritorno, e spesso gonfiore intra articolare. Il dolore può calare nel muovere lentamente l’articolazione.
- Meniscopatie: dovuto al “pizzicamento” dei menischi o di una parte di questi nelle torsioni, nei movimenti ripetuti in massima accosciata, o semplicemente per via di sovrappeso corporeo. Si manifestano con gonfiore, limitazione dei movimenti del ginocchio che a volte tende a irrigidirsi nella posizione a lui più conveniente e nei casi più gravi tende a bloccarsi.
- Fratture: nella maggior parte dei casi determinate da movimenti traumatici e bruschi, ma talvolta conseguenti a movimenti ripetitivi che nel tempo indeboliscono un segmento osseo fino alla sua rottura. Si parla in questi casi di frattura da stress frequente ad esempio nei podisti. Una frattura comporta dolore acuto al carico ed anche a riposo, possibile deformità ossea, sanguinamento dei tessuti circostanti e gonfiore. In questi casi è indispensabile rivolgersi al pronto soccorso per stabilizzarla al più presto o effettuare una visita presso un medico specialista in traumatologia od ortopedia.
Come comportarsi?
In tutti questi casi è consigliabile evitare il “fai da te”, ed essere tempestivi nell’affidarsi a personale sanitario competente, come Fisioterapisti e Medici Specialisti che possano valutare approfonditamente e proporre un percorso di cura adeguato. La nostra Clinica di Fisioterapia FISIO LOGIK offre la consulenza di questi professionisti.